L’amante senza fissa dimora a Soave

Giovedì 8 giugno il gruppo di lettura “Leggere a Soave” si è riunito per parlare del romanzo “L’amante senza fissa dimora” firmato dal binomio Fruttero & Lucentini.

La storia narra dell’incontro e della passione che nasce fra un donna dell’alta società romana esperta d’arte e il misterioso David Silvera, all’apparenza un semplice accompagnatore turistico. I primi sguardi fra i due si intrecciano durante il volo che da Londra porta a Venezia, dove la donna dovrà visionare una collezione d’arte e Mr. Silvera dovrà far da guida ad un eterogeneo gruppo di viaggiatori.

Il romanzo entra nel vivo quando i due, il giorno dopo l’atterraggio, si incontrano casualmente in un caffè della città e vivono una travolgente storia d’amore nella città più romantica del mondo. Ben presto però il mistero sull’identità del nostro Silvera si infittisce e il suo passato diventa sempre più nebuloso, affondando le sue radici nei secoli…

Ci siamo affidati al duo Fruttero & Lucentini per leggere un giallo prima della pausa estiva, ma il libro non ha particolarmente colpito e coinvolto il nostro gruppo. Da dove cominciare? La scrittura spesso troppo costruita e artificiale, che è sembrata più un esercizio di stile e che invece di far conoscere la personalità dei personaggi è risultata quasi distaccata lasciando i due protagonisti descritti come “tipi” appena accennati: lei la snob annoiata che vive una storia di passione, lui il mistery man e poco più.

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La costruzione stessa del romanzo ha lasciato perplessi: i continui spostamenti di soggetti narranti non hanno ottenuto l’effetto di coinvolgere i lettori nella trama, ma anzi talvolta ne hanno rotto la tensione narrativa.
In effetti il romanzo ha una certa evoluzione dall’incontro dei due al caffè – chiaramente bisogna superare l’ostacolo della prima parte –  da qui qualcosa si anima e la scrittura si fa più scorrevole e la storia prende una forma più definita, che però non ha convinto del tutto: Mr. Silvera confida la sua verità, durante un ricevimento, ad un’amica della protagonista, noi però scopriremo solo più avanti la fantasiosa storia, o meglio leggenda, di questo personaggio che vive da secoli e nei secoli nuove vite.

Passiamo alle note positive, perché qualcosa abbiamo salvato… l’ambientazione veneziana, innanzitutto, è stata particolarmente apprezzata: la città è ideale per questo genere di trame giallo-amorose che affondano le loro radici nella storia fra i sestieri della Serenissima; secondariamente, le descrizioni e la scrittura, non funzionali all’intreccio, ma che hanno un certo spessore poetico-evocativo.
Forse non proprio il romanzo più riuscito della “Ditta”, di sicuro non ha appagato il nostro gruppo, non ce ne vorrà il nostro Mr. Silvera che risponderebbe con uno dei suoi “Ah…”

Il gruppo si prenderà una piccola vacanza, torneremo a settembre per raccontarci le nostre letture estive e scegliere insieme i prossimi libri. Buone vacanze!

Elia per #TRC